Il diario di Tita

23 marzo 2006

 

Quattro passi, indietro nel tempo…

Mi viene il mal di pancia se devo andare indietro fino all’ultimo resoconto risalente alla preistoria più recente.

In ogni caso rifacciamoci quattro passi all’indietro e ritorniamo alla fine dell’estate 2004.

Vorrebbe dire ricordarsi l’inverno 2004-5 e poi tutta l’estate del 2005 e i miei 45 anni, non è possibile.

Si potrebbe anche far presto, ossia l’inverno del 2004-2005 è stato inverno nella sua più fredda e cruda realtà.
Meraviglioso, con il freddo che ti teneva sempre sveglio, e ti faceva capire come la montagna sia una realtà molto complessa e inavvicinabile, a volte lontana pure dalla tua fantasia.

Mi piace da matti, quando posso andare a camminare sulla neve, e sentire i piedi che appoggiano sulla neve, la sua soffice anima ammorbidisce i passi e l’aria si fa pulita e fresca.

I clienti poi sono dei leoni, affrontano la giornata da veri duri dello sci, e non hanno paura di niente, li trovo sempre con tanta energia.

 

,Abbiamo avuto una bella stagione ricca di soddisfazioni, con tanti clienti che settimana in settimana si susseguivano, e ognuno ci lasciava un ricordo di giornate piacevoli, trascorse sugli sci e sulla neve.
E così a parte qualche problema causato (colpa mia) perché sono troppo leggero e troppe volte sono sulle nuvole, i pensieri si assommano a tanti altri, e non riesci più a distinguere quelli giusto, l’inverno è passato.
Dicono che sbagliando si impara. Sarebbe ora.

In ogni caso, il tempo passa e siamo arrivati alla settimana dopo Pasqua e poi pure al ponte di San Marco e alla festa della Liberazione.

Che cosa dire dell’estate 2005.
Un solo aggettivo: MAGNIFICA

Io ero in forma smagliante, mia moglie anche. L’orto era già una promessa, il campo di patate era perfetto, tanti cavoli e tante cipolle, e le nostre amate coste che sembravano davvero delle sequoie.

Quante cose possono succedere, e per fortuna che il più delle volte scivolano dalla testa, alle spalle, e poi rotolano via, lasciando libero il cuore, per essere di nuovo leggero e poter camminare in mezzo alla foresta, dentro nuovi e vecchi sentieri, e sentire il sole caldo, e il vento che scompiglia gli alberi.

E’ stata una bellissima estate, con tante piccole emozioni, e le sere dolci d’estate.
Poi a inizio ottobre è scesa la neve sulle nostre montagne, per completare quello che è il quadro spettacolare della natura.

L’autunno in Val di Fassa, è una stagione dal sapore dolce, dai colori morbidi, con dentro tanta calma e pace.
Tanto che se qualcuno avesse bisogno di regalarsi delle emozioni a contatto con la natura, può progettare le vacanze in montagna ad ottobre.